PRINCIPI

L’uomo moderno si sta allontanando sempre di più dalla natura e, con essa, da uno stile di vita naturale. Quest’ultimo è rappresentato da un atteggiamento rispettoso dei tempi di ognuno, della bellezza e della semplicità.


Nostra convinzione è che se Madre Natura ha creato qualcosa in un certo modo, dietro a questa modalità, c’è sempre un motivo e, solitamente, è quello che porta più vicino al benessere fisico, cognitivo ed emotivo dell’oggetto in questione.
Altro principio fondamentale è che Siamo Tutti Uno quindi ciò che facciamo a noi stessi e a coloro con cui siamo in contatto, lo facciamo al Pianeta. Essere consapevoli di noi stessi è quindi molto importante.



Equitazione Naturale per bambini

I cavalli vivono in branco e all’interno di esso esiste una gerarchia ben precisa; avvengono perciò continui giochi di dominanza per cercare di scalare i gradini della gerarchia.
Con l’Equitazione Naturale i bambini imparano a riprodurre questi giochi per riuscire a diventare il capobranco del proprio cavallo, i primi però verranno sempre messi in discussione dall’ultimo e dovranno perciò dimostrare di essere all’altezza del ruolo acquisito attraverso giochi di rispetto e di fiducia e non attraverso la sottomissione che nega dignità al cavallo e ne appiattisce il carattere.
Il cavallo è una preda mentre l’uomo un predatore, per far si che stia con noi serenamente senza l’utilizzo di mezzi coercitivi dobbiamo esercitarci a cambiare spesso il nostro punto di vista e a pensare sempre prima di agire, per non comportarci da predatori se vogliamo l’amicizia di una preda.
Rispetto al rapporto vero e proprio con l’animale, oltre al benefico contatto fisico con esso, il bambino imparerà a gestire il proprio comportamento e svilupperà attitudini che lo porteranno a diventare un leader rispettato dal proprio cavallo perché amato e riconosciuto come tale.
Con l’Equitazione Naturale si usano pochi oggetti creati dall’uomo e si fanno molte cose in libertà quindi, se il bambino userà la forza fisica e la violenza invece che la forza interiore e la determinazione, il cavallo scapperà e non lo riconoscerà come leader.
Entreranno in gioco numerose emozioni in base al tipo di cavallo con cui giochiamo e in base alla nostra personalità. I bambini impareranno gli atteggiamenti migliori da usare in casi diversi prendendo così consapevolezza dei propri comportamenti e plasmandoli in base al cavallo che si trovano di fronte.
L’Equitazione Naturale permette innanzitutto di stare in un ambiente naturale e, inoltre, di diventare consapevoli delle proprie emozioni e del proprio linguaggio del corpo.
Un contesto esterno rilassante porta a muoversi seguendo i ritmi della natura e non quelli incalzanti della società attuale; se è vero che l’ambiente esterno condiziona l’apprendimento il contesto naturale crea un clima di tranquillità e di conseguenza abbassa le difese del bambino. I bambini sono liberi di giocare e sperimentarsi senza divieti esterni se non quelli che richiedono il rispetto degli animali e delle persone circostanti; questi però vengono vissuti non come imposizioni esterne senza senso ma come condizioni logiche che il bambino apprenderà durante le lezioni le quali gli insegneranno a capire i sentimenti, gli istinti e le abitudini di vita del cavallo.
Per quanto riguarda la dimensione emotiva, durante gli incontri di equitazione naturale, i bambini possono sperimentare, all’interno di un setting non giudicante, come sia possibile tenere conto delle proprie emozioni per trovare soluzioni efficaci nella relazione con l’altro. La relazione con il cavallo, attraverso l’utilizzo di un metodo naturale, è estremamente significativa da questo punto di vista.
Il contatto con il cavallo fa fuoriuscire numerose emozioni; per andare avanti nella relazione con l’animale, l’uomo, in quanto predatore, deve rendersi conto dei propri atteggiamenti e quindi, delle proprie emozioni, per incanalarle in modo funzionale al benessere di entrambi.
Per quanto riguarda la dimensione cognitiva, l’equitazione naturale permette di sperimentare l’importanza di:
  • avere un obiettivo relazionale chiaro (“cosa voglio ottenere”);
  • saper chiedere assertivamente (“come faccio a chiederlo in maniera chiara, convincente ed efficace);
  • saper dare feedback intenzionali e mirati (“come faccio a far capire cosa funziona e cosa deve cambiare”);
  • saper ascoltare i segnali dell’altro, trovando un senso congruente con ciò che sta accadendo (“cosa mi sta comunicando l’altro, in questo caso il cavallo, con il suo comportamento, e che significato ha questo messaggio nell’ambito della relazione”);
  • saper cogliere i feedback e reagire ad essi, raccogliendoli come informazioni utili a ritarare il proprio comportamento (“come faccio, coerentemente con la relazione con il cavallo, a tener conto del mio obiettivo e del suo”).
Avere una buona relazione con un cavallo significa anche dare il giusto peso a fiducia e rispetto all’interno della stessa. Rispettare la natura del cavallo significa aver rispettato la diversità: il cavallo, in quanto preda, ha un tipo di pensiero e delle reazioni completamente diverse dalle nostre. Entrare in una buona relazione con un cavallo significa quindi capire il valore della diversità. Questo atteggiamento si traduce velocemente nel rispetto di ogni cosa e di ogni essere vivente.





Gestione naturale

Sempre seguendo il principio per il quale si cerca di interferire il meno possibile con la Natura, fiduciosi che essa tenda al benessere, gestiamo i cavalli in modo naturale.

Questo significa, tra le altre cose, dare ai cavalli la possibilità di una vita sociale e quindi farli vivere in branco in ampi spazi;
dare importanza ad una corretta alimentazione (mangime biologico, fieno, prato ed alimenti freschi) e alle sue modalità (mangiatoie a terra come in Natura);
piede scalzo (lo zoccolo è perfettamente funzionale allo stile di vita che il cavallo conduce allo stato naturale e non ha bisogno di alcun genere di cura, né soffre di malattie particolari, al contrario di ciò che accadde ai cavalli domestici.  Pareggiare il piede del cavallo (in quanto raramente percorre i km che farebbe se fosse selvaggio) invece che ferrarlo cerca di riportare il cavallo ad uno stile di vita più naturale, di cui l’assenza di ferratura e la possibilità per l’animale di muoversi liberamente e poter ripercorrere schemi comportamentali naturali, costituiscono gli elementi più importanti per una vita sana. “Il cavallo ha 5 cuori, mettendogli i ferri gliene fermiamo 4!” Il piede ha per il cavallo la funzione di una pompa che attutisce i colpi e fa circolare il sangue. Bloccando questo sistema con i ferri andiamo a creare numerose contratture che possono ripercuotersi sulla schiena del cavallo. Prerogativa però del piede scalzo è una globale gestione naturale del proprio cavallo.)